Questa storia famosissima e conosciuta da molti, detta anche il principio della rana bollita di Noam Chomsky, linguista, filosofo e saggista statunitense, spiega un principio importantissimo che bisogna tenere sempre a mente. Non ci sono basi scientifiche che dimostrano questo principio, ma è un ottimo spunto, valido in sociologia e psicologia, per spiegare determinati comportamenti.
Immagina un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida e la rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale e adesso l’acqua è calda. La rana apprezza questo calore però inizia a stancarsi ma non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda e la rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce, morta bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.
La morale di questa storia quale è?
Con questo principio l’autore voleva descrivere come la società e le persone molto spesso accettano passivamente, situazioni spiacevoli e distruttive senza reagire alle oppressioni, prepotenze, alla scomparsa dei valori e di etica, al degrado, adattandosi per poi accorgersene quando ormai è troppo tardi. Accettare la condizione di schiavitù in cui il sistema ormai ci sta abituando, privandoci della libertà e della dignità, distrugge e fa morire lentamente le nostre anime.
Viviamo in un mondo dove siamo tempestati di informazioni, di cui non si riesce tra l’altro a capire la veridicità, e siamo talmente presi dalla routine di tutti i giorni e dai mille impegni e corriamo continuamente per produrre denaro, come in una ruota del criceto, e spesso non ci accorgiamo di quello che ci accade o se ce ne accorgiamo ormai non c’è più niente da fare.
Siamo entrati nella routine e quando ci svegliamo è troppo tardi e così perdiamo e finiscono relazioni importanti, ci accorgiamo del nostro stato di salute, lavorativo e finanziario quando ormai c’è poco da fare.
Quindi vivi di più il momento presente, e accedi sempre al tuo potenziale.
Guardati intorno e osserva ciò che accade, ci sono mille segnali che ti avvisano che c’è qualcosa da cambiare e migliorare nella tua vita.
Antonella Lamanna
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